L’attività di mediazione e la necessaria conoscibilità dell’opera svolta dal mediatore
Il rapporto di mediazione non si configura – e non sorge quindi il diritto alla provvigione -qualora le parti pur avendo concluso l’affare grazie all’attività del mediatore, non siano state inmesse in condizione di conoscere e valutare l’attività di quest’ultimo. Ciò accade, in modoparticolare, nel...
Autor Principal: | Polo, Maria |
---|---|
Formato: | info:eu-repo/semantics/article |
Idioma: | spa |
Publicado: |
University Santo Tomás, Bogotá
2016
|
Acceso en línea: |
http://revistas.usta.edu.co/index.php/viei/article/view/2957 |
Etiquetas: |
Agregar Etiqueta
Sin Etiquetas, Sea el primero en etiquetar este registro!
|
Sumario: |
Il rapporto di mediazione non si configura – e non sorge quindi il diritto alla provvigione -qualora le parti pur avendo concluso l’affare grazie all’attività del mediatore, non siano state inmesse in condizione di conoscere e valutare l’attività di quest’ultimo. Ciò accade, in modoparticolare, nel caso in cui il mediatore, con il suo comportamento ingenera nelle parti una falsarappresentazione della qualità con la quale egli partecipa alle trattative inerenti allaconclusione dell’affare. La prova relativa alla conoscenza dell’attività di mediazione, da partedegli interessati, incombe sul mediatore che voglia far valere in giudizio il diritto allaprovvigione. |
---|